2020-10-05
Dichiarazione del Servizio Stampa del Ministero degli Affari esteri della Repubblica dell'Azerbaigian:
Nell'ambito della nuova aggressione contro la Repubblica dell'Azerbaigian, le forze armate dell'Armenia stanno deliberatamente prendendo di mira la popolazione civile e le infrastrutture dell'Azerbaigian, violando le norme e i principi fondamentali del diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario, nonché i relativi obblighi internazionali dell'Armenia.
A seguito del fuoco mirato da parte dell'Armenia, 24 civili azerbaigiani sono stati uccisi, 121persone sono state ferite e più di 300 edifici residenziali e strutture civili sono state distrutte.
Gli intenzionali attacchi missilistici su Ganja, la seconda città più grande dell'Azerbaigian, Mingachevir, una città industriale, nonché insediamenti densamente popolati e infrastrutture critiche nelle regioni di Khizi e Absheron dell'Azerbaigian, sono una provocazione mirata all'espansione delle operazioni militari e al coinvolgimento di paesi terzi nel conflitto.
La parte azerbaigiana possiede prove concrete che dimostrano che civili e infrastrutture dell'Azerbaigian hanno subito l'attacco missilistico proveniente dal territorio dell'Armenia, comprese le città di Gorus, Sisian, Jermuk e Baird.
Tutte le prove saranno raccolte con la partecipazione di esperti locali e stranieri, inclusi giornalisti stranieri in loco, e presentate alle pertinenti organizzazioni internazionali.
Invitiamo l'Armenia ad attenersi alle norme e ai principi del diritto internazionale, compresi i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario, e di conformarsi ai requisiti delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul ritiro immediato, completo e incondizionato dai territori occupati dell'Azerbaigian.
Ribadiamo ancora che la piena responsabilità dei risultati delle misure controffensive che saranno adottate da parte delle Forze Armate dell'Azerbaigian, per garantire la sicurezza dei civili e degli insediamenti nei territori internazionalmente riconosciuti dell'Azerbaigian, ricade proprio sulla leadership dell'Armenia.